Internet ha ormai reso vani i concetti di “spazio” e “tempo”, riducendo si minimi termini il tempo di attesa per venire a conoscenza di una notizia. La fruizione delle notizie è diventata sempre più veloce. La rete ha senza dubbio favorito la velocità di comunicazione, permettendo a persone lontanissime tra loro di dialogare in tempo reale grazie all’ausilio di un semplice apparecchio elettronico, sia esso un computer o uno smartphone. Dall’altro, però, ha creato un problema di dealfabetizzazione nelle nuove generazioni.
Zero curiosità
La curiosità è la molla che ha spinto l’uomo a evolversi. Senza di essa, non sarebbe stata possibile nessuna scoperta. Tutto quello che oggi possediamo, lo dobbiamo allo spirito di iniziativa di persone che si sono poste le giuste domande e sono andate a caccia delle risposte. Ora, però, questo spirito di scoperta si sta affievolendo. Si va sempre più verso un’erosione del pensiero cognitivo. Il fatto di avere tutte le risposte grazie ad un click, spinge i giovani a porsi sempre meno domande e a impigrirsi.
Meno apprendimento in classe
L’apprendimento face-to-face, tipico del rapporto professore-studenti sta via via sparendo. I giovani sono sempre più autodidatti e tendono a cercare le risposte da soli. Questo, però, implica una conseguenza: la perdita di quella che viene definita “esperienza”. Gli studenti tendono sempre meno ad ascoltare chi è più anziano di loro e, di conseguenza risultano impreparati di fronte a problemi che non trovano soluzioni sullo schermo di un telefonini, ma solo nella vita vissuta.
Più isolamento
L’apprendimento digitale, da una parte aumenta l’interazione tra studenti, ma, dall’altro, porta ad una sorta di isolamento sociale. Sempre più ragazzi preferiscono chattare con persone che non hanno mai visto, piuttosto che uscire con ragazzi “reali” e che sono a pochi passi da loro. La stanza da letto è diventata una sorta di “parco virtuale” dove è possibile fare di tutto, eccetto che avere contatti “a pelle” con altri individui.
Vero o falso?
La rete non rende le persone solo fruitori di notizie, ma anche creatori. Questo, però, ha anche una conseguenza negativa: il fatto che chiunque, senza alcuna qualifica, possa diffondere notizie, rende sempre più sottile la distinzione tra vero e falso. Crescono dunque, le fake news e si diffonde la cattiva informazione.
Meno controllo
La rete ha creato una generazione del tutto insofferente al controllo. Internet piace perchè è il “Paese dei Balocchi virtuale”, dove ognuno può fare quello che vuole senza filtri. Questo, però, fa sì anche che vi sia meno rispetto per le figure istituzionali, come i genitori, e che ci si perda più facilmente.
Come si vede bisogna fare attenzione a non abusare della libertà che internet ci dà, altrimenti la generazione virtuale corre il rischio di essere non quella che ci condurrà al futuro, bensì quella che ci riporterà al passato.