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Competence Center: cosa sono e come funzionano

I competence Center sono arrivati con un anno di ritardo in Italia. Ora, però, hanno finalmente preso forma all’interno delle università. In un modo in continua evoluzione tecnologica, la loro nascita era uno snodo cruciale per lo sviluppo delle future generazioni. Ma di cosa parliamo nello specifico? Vediamo di scoprirlo.

Cosa sono i Competence Center

Competence Center sta, letteralmente, per Centri di Competenza. L’intuitiva traduzione, però, da sola, non basta a spiegare il loro ruolo. Essi hanno il compito di fornire servizi, informazioni, dati, elaborazioni e contributi tecnico-scientifici in specifici ambiti. Soprattutto, dovranno consigliare le imprese su come investire le proprie risorse in materia di formazione. Lo sviluppo dell’industria 4.0 è. infatti, alla base della creazione di questi poli che dovranno agire in un contesto, quello della formazione digitale, ancora poco sviluppato nel nostro Paese.

Le tre fasi

Il Competence Center è chiamato a volgere il proprio lavoro mediante tre fasi distinte. Nella prima verranno analizzate le PMI in relazione al proprio livello di maturità digitale e tecnologico. Qui verranno anche adottati una serie di strumenti di supporto per le aziende.

La seconda fase consiste nel periodo di formazione. Verranno, quindi, diffuse, le competenze necessarie alle PMI per svolgere al meglio il proprio ruolo. La formazione si farà sia con sedute in aula, sia utilizzando, ad esempio, linee produttive dimostrative. Lo scopo ultimo è portare a comprendere i benefici concreti in termini di riduzione dei costi operativi e aumento della competitività dell’offerta.

L’ultima fase sarà quella dell’attuazione di quanto appreso. Qui si proporranno alle aziende progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Lo scopo sarà quello di portare le aziende verso la “trasmigrazione tecnologica” attraverso azioni di stimolo alla domanda di innovazione.

Dove si trovano

Secondo il Decreto Ministeriale che ne ha promosso la nascita, i Competence Center devono trovarsi in strutture che abbiano determinate caratteristiche. Le Università, ad esempio, devono impiegare personale e strutture che appartengano per almeno il 70% ai dipartimenti selezionati in base all’indicatore standardizzato della performance dipartimentale.

Gli enti di ricerca, devono avere lo stesso requisito relativo alla valutazione della qualità della ricerca delle università.  

Per quel che riguarda gli Organismi di Ricerca, questi devono avere stabile organizzazione in Italia.

Infine, le Imprese, devono essere iscritte all’apposito registro e
non rientrare fra coloro che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti ritenuti incompatibili dalla Commissione Europea.

Infine, giova ricordare, che la partnership pubblico-privata che compone il centro di eccellenza deve essere costituita attraverso apposito contratto, con una serie precisa di caratteristiche elencate dall’articolo 2 del decreto.





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