Il settore del gambling online sta attraversando una delle fasi di innovazione politica, legislative e digitale più importanti della sua giovane storia. Il Decreto Dignità e la guerra senza frontiere attuata dal governo pentastallato hanno spinto la filiera ad accrescere gli sforzi per regolamentare la pubblicità e tutelare i consumatori.
Due pesi, due misure. Il populismo del Decreto Dignità
Senza addentrarci approfonditamente in questioni economiche e tecniche, possiamo affermare sulla base dei dati recenti relativi al Bilancio ADM 2018, che il segmento più virtuoso in termine di crescita è rappresentato dai Casino Games. La spesa netta registrata dalle piattaforme AAMS è cresciuta del 18,5% rispetto al 2017, mentre il gettito erariale del 19,7%.
Dall’analisi comparativa dei dati relativi ai casinò games e quelli del binomio terrestre slot machine-vlt (10 miliardi di spesa netta e 6,4 miliardi di entrate erariali), emerge una notevole differenza in termini economici. Da tale differenza negli introiti emerge chiaramente la strategia populistica del Decreto Dignità, che salverà gli introiti erariali sacrificando il segmento online. L’aspetto paradossale è che le buone intenzioni di una parte del Decreto Dignità affosseranno il settore più sicuro del gambling e con il tassò di pericolosità più basso tra tutti i giochi d’azzardo.
Dal 2012 ad oggi. Regolamentazione, cooperazione e supporto digitale
Dal 2012 fino ad oggi, le piattaforme che ospitano i casinò online e le scommesse sportive hanno cooperato con l’ADM e European Gaming and Betting Association per rendere il gioco sicuro e responsabile. Diversi sono i punti chiave che sono stati rafforzati mediante un lavoro di cooperazione che procede senza sosta a livello nazionale e europeo.
Il primo punto è rappresentato dalla sicurezza del giocatore. A tal proposito, tutte le piattaforme adottano misure adeguate per l’esclusione dei minorenni, la tutela della privacy, il trattamento responsabile dei dati e delle transizioni finanziarie tramite l’ausilio di istituti indipendenti. In tal ambito rientrano anche le iniziative di marketing responsabile finalizzate alla protezione del giocatore, che non sempre vengono rispettate dalle campagne di pubblicità sulle reti pubbliche e private.
Il secondo punto chiave è la sicurezza del gioco. Tutte le piattaforme di casinò online prevedono delle misure per proteggere gli utenti dalle “giocate non volute”. A questo si aggiunge un servizio di monitoraggio costante da parte degli operatori per la sicurezza contro le frodi.
Le piattaforme del circuito legale collaborano da anni con l’EGBA e l’ESSA (European Sports and Security Association) nella lotta contro la manipolazione delle scommesse e il riciclaggio di denaro sporco. In pochi anni e tramite la confluenza di molti operatori non regolamentati del circuito illegale .com nel .it, il gioco d’azzardo illegale online si è ridotto ai minimi termini, a differenza del settore terrestre e dei totem che secondo recenti stime della Guarda di Finanza muove quasi 20 miliardi di euro, un fatturato nero destinato a crescere con l’oscuramento della visibilità del circuito del legale.
Da evidenziare anche come negli ultimi mesi l’AAMS abbia pubblicato e approvato le nuove linee guide restrittive per ottenere la certificazione di qualità delle piattaforme online resa da un organismo denominato Ody. La normativa ha imposto alcune attività di tutela per il giocatore ed il gioco responsabile, una su tutte la limitazione dell’accesso e delle spese, – utile per non sfociare in gioco d’azzardo patologico -, alla quale si aggiunge l’accesso tramite codice fiscale e l’impossibilità di avere due conti sulla stessa piattaforme. In tale ambito annoveriamo anche l’implementazione di messaggi pop-up durante le sessioni di gioco, per allertare il giocatore di un consumo eccessivo, strumento che è stato sperimentato con successo negli ultimi mesi dal segmento delle slot machine online.
Il terzo punto riguarda la Protezione dalla dipendenza dal gioco: ricerca, prevenzione, intervento. Le statistiche recenti hanno evidenziato che il rapporto tra giocatori problematici e non problematici è decisamente basso, in termini percentuali stiamo parlando di uno 0,8% di utenti. Tuttavia, tutelare le fasce deboli dal gioco d’azzardo problematico è da sempre una priorità per gli operatori e per l’ADM.
Diversi operatori presentano un servizio basato sul monitoraggio dei dati di accesso e delle giocate che consente di convogliare gli utenti a rischio ad un team per il gioco responsabile, che si occupa di offrire supporto diretto tramite il servizio clienti.
Alcuni operatori di gioco si affidano a università e istituti specializzati nella ricerca e cura delle dipendenze, tra queste annoveriamo la Division on Addiction di Cambridge e l’Harvard Medical School, riconosciute a livello mondiale. I rispettivi team elaborano costantemente delle indicazioni per i clienti, per aiutarli a stabilire le condizioni che rendono possibile il gioco responsabile. Nei casi in cui le valutazioni sono da ricondurre alla dipendenza dal gioco, viene bloccata l’ulteriore partecipazione al gioco degli utenti, che possono usufruire inoltre di un kit di auto-aiuto, che offre supporto continuo, un’analisi dettagliata del comportamento di gioco attuale e assistenza nello sviluppo di strategie di auto-aiuto. Tra gli strumenti utili per valutare il grado di dipendenza esistono degli autotest, tra i più famosi annoveriamo il BBGS Screener, che permette di definire il potenziale grado di rischio dell’utente che si sottopone al test. Il cliente con problemi di gioco patologico riceve infine supporto e consulenza nella ricerca di assistenza professionale nella sua zona.
Per concludere, tra i servizi offerti dalle piattaforme includiamo anche la possibilità di fissare un limite personale di spesa e il principio di auto-esclusione dall’utilizzo dei prodotti di gioco o di richiedere per e-mail il blocco del conto. I clienti possono escludersi dalla partecipazione ai giochi per 1 mese, 3 mesi o per un periodo illimitato di tempo.